PRIX GONCOURT: LE CHOIX DE L’ITALIE

PRIX GONCOURT: LE CHOIX DE L’ITALIE
Quando la professoressa Bortone ci ha proposto di leggere due romanzi in lingua francese e di giudicarli, non ho avuto dubbi che sarebbe stata una grande esperienza perciò, nonostante il timore, eccomi qua a scrivere il resoconto di ciò che è accaduto a partire da Dicembre: in quel periodo ci veniva data l’opportunità di far parte della giuria del Prix Gouncourt, uno d e i  p r e m i l e t t e r a r i  p i ù  i m p o r t a n t i  d i  F r a n c i a .
Ho letto interi romanzi in una lingua diversa dalla mia analizzando la letteratura francese contemporanea per la prima volta, riuscendo a comprendere a pieno i messaggi che questi  u l t i m i  v o l e v a n o  m a n d a r e  a  g i o v a n i  r a g a z z i  c o m e  m e .
Ho avuto la fortuna di conoscere le storie di due guerriere Curde, protagoniste del libro “S’il n’en reste qu’une” di Patrice Franceschi, di una giovane ragazza vittima di violenze, la cui tragedia è narrata da Tanguy Viel nel romanzo “La fille qu’on appelle” e di una infantile dichiarazione d’amore che cambia la vita, ricevuta, saprò dopo, anche da Agnès Desarthe, autrice di “L’éternel fiancé”. Mi sono interfacciata con fatti che, pur sembrando così lontani dal mio mondo, fanno parte della quotidianità; mi sono resa conto che argomenti di cui si parla ogni giorno non sempre ti restano dentro ma che, grazie ad un libro, arrivano dritti al cuore; ho riflettuto sull’importanza di avere dei valori e di vivere secondo questi; ho sviluppato uno spiccato spirito critico che ho messo in pratica dando voti e scrivendo critiche ricche di analisi più morali che tecniche. Non nascondo che, quando ho saputo che avremmo preso parte alla cerimonia di premiazione, non riuscivo a stare ferma! Aspettavo con ansia l’11 Marzo e, finalmente, quel venerdì è arrivato: sveglia alle 5:00, per la prima volta dopo tre anni un viaggio in treno, Roma, l’Auditorium Parco della Musica e l’orgoglio di chi non crede ancora a ciò a cui sta a s s i s t e n d o .
La mattinata in giro per la capitale è volata e le 14:30 erano lì: è stato bello vedere vecchi amici rincontrarsi, conoscere persone nuove e scambiare opinioni sull’esperienza della lettura. Durante la cerimonia l’autrice si è dimostrata disponibile, aperta al dialogo e, al contrario delle mie aspettative, amichevole e cordiale; la presenza dell’Ambasciatore di Francia Christian Masset e di Philip Claudel mi ha resa onorata ed essere circondata da ragazzi con cui condivido il percorso di studi mi ha fatto sentire parte di una grande famiglia, quella degli studenti ESABAC. Inoltre ascoltare le critiche riguardanti il libro scritte da alcuni membri della Jury mi ha confermato che, a differenza di ciò che pensano gli altri, la mia è una generazione di gente capace, di rivoluzionari che sanno cogliere le giuste occasioni. È stato un percorso lungo circa tre mesi, del quale, una volta tornata a casa, sentivo già nostalgia: non ero affatto stanca, mi sentivo completa e soddisfatta ma al tempo stesso desiderosa di vivere altre esperienze come questa.
ENRICA MARSEGLIA 3AL ESABAC

PRIX GONCOURT: LE CHOIX DE L’ITALIE
Il giorno 11 marzo 2022 ho finalmente realizzato il grande desiderio di far parte della giuria del “Prix Goncourt 2022”, un premio letterario francese assegnato all’autrice/autore del libro scelto in seguito alla redazione di una critica in francese da parte di due studenti per ogni scuola EsaBac d’Italia. Come me, tutti gli studenti partecipanti hanno scelto tra i libri proposti e hanno valutato il migliore in base allo stile di scrittura, i personaggi e l’arricchimento personale. Quando mi è stato proposto di partecipare, non ho esitato ad accettare, ero molto entusiasta di rappresentare il Poerio e il corso EsaBac che frequento. Fortunatamente, la cerimonia di premiazione si è svolta in presenza, però, rispettando ogni norma di sicurezza. All’Auditorium Parco Della Musica di Roma ho assistito ad una vera e propria conferenza durante la quale la scrittrice Agnès Desarthe ha ricevuto il “Premio Goncourt – La scelta dell’Italia” per il libro L’éternel fiancé e alcuni studenti hanno posto delle domande. Alla cerimonia ha partecipato anche lo scrittore e segretario generale dell’Académie Goncourt, Philippe Claudel, e l’Ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset, che ha inaugurato l’evento. “In questo periodo di guerra in Ucraina, il messaggio che ci trasmettono i giovani e la letteratura è un messaggio di libertà” afferma Masset in un pensiero speciale all’Ucraina. Inoltre, ho avuto l’onore di poter parlare, anche se per poco e da lontano, con la stessa scrittrice poiché la mia domanda è stata scelta tra quelle proposte prima dell’evento. Ho apprezzato molto il modo in cui l’autrice ha soddisfatto le nostre curiosità con ironia ma profondo spirito di riflessione e non ho percepito la distanza tra autore-lettore. Ho incontrato molti miei coetanei provenienti da altre regioni, giovani ragazzi con l’interesse comune per la letteratura francese. È stata un’esperienza indimenticabile che rifarei volentieri, leggere libri in francese che trattano tematiche molto interessanti e mettermi in gioco in veste di giurata. Non tutti i giorni si ha la possibilità di far parte della giuria in un concorso francese e di poter incontrare lo sguardo di una celebre scrittrice mentre si rivolgeproprio a te!
GAIA PADALINO 4B

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